martedì 31 maggio 2016

Salvatore Basile " Lo Strano Viaggio di un Oggetto Smarrito " - Recensione Libro

SALVATORE BASILE

LO STRANO VIAGGIO
DI UN OGGETTO SMARRITO

 
 
 

Dati Generali Libro :
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Genere : Letteratura italiana
Listino : € 16,90
Ebook : € 9,99
Editore : Garzanti
Data uscita : 05/05/2016
Pagine : 250
EAN : 9788811671527



 
 
 
 
 
 
Trama :
 
Il mare è agitato e le bandiere rosse sventolano sulla spiaggia. Il piccolo Michele ha corso a perdifiato per tornare presto da scuola, ma quando apre la porta della sua casa, nella piccola stazione di Miniera di Mare, trova sua madre di fronte a una valigia aperta. Fra le mani tiene il diario segreto di Michele, un quaderno rosso con la copertina un po' ammaccata. Con gli occhi pieni di tristezza la donna chiede a suo figlio di poter tenere quel diario. Lo ripone nella valigia, promettendo di restituirlo. Poi, sale sul treno in partenza dalla banchina. Sono passati vent'anni da allora. Michele vive ancora nella piccola casa dentro la stazione ferroviaria. Addosso, la divisa di capostazione di suo padre. Negli occhi, una tristezza assoluta, profonda e lontana. Perché sua madre non è mai più tornata. Michele vuole stare solo, con l'unica compagnia degli oggetti smarriti che ritrova ogni giorno nell'unico treno che passa da Miniera di Mare. Perché gli oggetti non se ne vanno, mantengono le promesse, non ti abbandonano. Finché un giorno, sullo stesso treno che aveva portato via sua madre, Michele ritrova il suo diario, incastrato tra due sedili. Non sa come sia possibile, ma sente che è sua madre che l'ha lasciato lì. Per lui. Ora c'è solo una persona che può aiutarlo: Elena, una ragazza folle e imprevedibile come la vita, che lo spinge a salire su quel treno e ad andare a cercare la verità. E, forse, anche una cura per il suo cuore smarrito.
 
 
 
 
 
Mia Recensione :
 
 
Premetto che di questo libro avevo letto l'anteprima e mi era sembrato molto carino, di sicuro più leggero di quello che in realtà si è rivelato.

Non è affatto una critica, anzi, ma se cercate un libro leggero da leggere in poche ore, questo non è il romanzo adatto.
 
Il protagonista è Michele, che in tutta la sua vita di trentenne non ha altri scopi se non il suo lavoro alla stazione, non mette il naso fuori dal cancello e non si fida di nessuno, di nessuno tranne degli oggetti smarriti che trova puntualmente tutti i giorni sul treno, gli unici compagni di vita di cui può tranquillamente fidarsi, e di cui si prende cura.
 
La sua vita è fatta di routine e quotidianità che nemmeno un pensionato riesce a raggiungere i suoi livelli, ma un giorno nella sua vita entra come un treno, appunto, Elena, tutto l'opposto di Michele, allegra e spigliata con una parlantina che stende chiunque.
 
Sembra che i due non possano essere più diversi, ma Michele ha bisogno di Elena. Sul treno, durante il suo solito giro di perlustrazione, tra i tanti oggetti trova un quaderno rosso, e da quel giorno la sua vita non è più la stessa.

E' il suo quaderno rosso, quello che tanti anni fa sua mamma ha preso prima di andarsene per sempre con quel treno.

Ma se il quaderno è arrivato li, allora sua mamma non può essere lontana, e Michele decide di cercarla.
 
Non ha punti di riferimento ne informazioni, solo una sua fotografia di vent'anni fa, ma spinto da Elena decide di mettere finalmente piede fuori dalla stazione e parte alla ricerca della madre che tanti anni fa lo ha abbandonato.
 
Durante il suo viaggio incontrerà tante persone, Michele dovrà sforzarsi di parlare con loro e di riuscire a fidarsi di alcune di queste, ma la fiducia va dosata, e Michele questo lo sa bene.
 
La ricerca sembra difficile con così poche informazioni, nessuno sembra avere visto sua madre, eppure lui sa che è in zona visto che ha lasciato il quaderno sul treno per lui. Sa solo che la deve trovare, e questo lo spinge ad andare avanti nella sua ricerca.
 
Elena sarà il suo sprone e la sua ancora, ma anche lei, come tutti, prima o poi sarà destinata a perdere la fiducia di Michele, perché ancora lui non ha imparato che le persone questo fanno, sbagliano, ma l'importante è imparare dal proprio errore e chiedere scusa.
 
Non vi dico altro, ma vi anticipo che i colpi di scena ci saranno eccome, e la trama non è affatto scontata come si può pensare.

Alla fine l'autore più che sugli oggetti smarriti ha incentrato la storia sulle persone smarrite, e non solo quelle che si sono allontanate volontariamente come la madre di Michele, ma anche quelle che, giorno dopo giorno, vivono la loro vita nell'attesa di un qualcosa o di un qualcuno che non dipende da loro.
La trama è ben scritta e le varie ambientazioni sono super dettagliate, quasi sembra di essere davvero in quei posti assieme ai personaggi.
 
La scelta dei temi trattati non è affatto banale, anzi. Il libro è molto più di un romanzo se lo si legge con la giusta attenzione, e tra le righe si trovano molti temi quotidiani, che possono riguardare ogni uno di noi.

Una narrazione graffiante, perché all'ultima pagina, un segno lo ha lasciato senza alcun dubbio, positivo o negativo, ma ci sarà.
 
Come ho anticipato, non lo considero un romanzo da leggere alla leggera per passare qualche ora di distrazione, ma il viaggio di Michele vi coinvolgerà sicuramente.
 
Auguro a tutti voi una buona lettura, e io vi do appunto alla prossima recensione librosa.
 
 
 
 
 
 
 


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